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RANDITAN by Randi Tannenbaum

RANDITAN by Randi Tannenbaum

RANDITAN by Randi Tannenbaum - Gabriella Ruggieri & partners

 Ho conosciuto Randi Tannenbaum titolare del marchio RANDITAN, per puro caso, facendo una ricerca su Google e sono arrivata a lei attraverso alcune foto per l’argomento “Saturday Recycling” trattato dal nostro blog. Purtroppo quando si fa una ricerca sul tema DIY si trova di tutto e non sempre si tratta di qualcosa di carino ed elegante. Il lavoro di Randi Tannenbaum è molto particolare, elegante e fuori dall’ordinario o seriale. In un colpo solo avevo trovato qualcosa per la sezione Saturday Recycling ed anche per quella Fashion and Accesories. Già, perché Randi realizza tra le tante cose delle fantastiche fibbie per cinture.

Ho cercato il suo sito, i suoi profili Social e l’ho osservata per qualche tempo. Ho notato che è un artista di carattere ma anche gentile ed oggi, credetemi, questa ultima peculiarità sta diventando rara come le mosche bianche. (As rare as hens' teeth). Il resto è storia. L’ho contattata per un’intervista e come dico sempre, spero che leggendo il percorso di Randi, qualcuno ne tragga ispirazione per realizzare il proprio sogno.
Grazie a Randi per la disponibilità e Sergio Bellotti per la traduzione simultanea.
Buona lettura
Gabriella Ruggieri per 1blog4u
 
 

 - Gabriella Ruggieri & partners
GABRIELLA: direi di iniziare con un minimo di dati anagrafici e il tuo percorso di studi.
RANDI: prima di tutto volevo dire che ho avuto modo di visitare 1blog4u, mi sono letta tutte le interviste, l’ho trovato molto interessante e affascinante, avete fatto un ottimo lavoro e non sono sicura se la mia storia potrà essere altrettanto interessante, come quella degli altri, ma... eccomi qua.
Sono nata a Philadelphia in Pensilvania nel ‘56. Mio padre è un medico ed io sono nata quando lui stava studiando all’Università. Ho 2 fratelli ed una sorella. Mi sono laureata in psicologia e antropologia e successivamente ho conseguito un Master in arte terapia.
GABRIELLA: come sei arrivata ad utilizzare le targhe automobilistiche per creare delle fibbie per cinture? Non è che una si alza una mattina e... bam!
RANDI: sorride. Difficile rispondere a questa domanda. Posso dire che sin da bambina sono stata attratta dagli oggetti in disuso o vecchi e li ho sempre guardati con l’idea di dargli nuova vita. Qualsiasi tipo di oggetto. Mi ha sempre affascinato l’idea di farli rivivere. Non mi sono buttata in questo ramo, necessariamente per motivi ambientalistici, ma per la passione verso l’antico, il vintage e gli oggetti vecchi. Durante il mio percorso di artista ho usato molti materiali e diversi oggetti. Alcuni pezzi di motori per auto, ad esempio, sono diventati cornici, con dei cestelli ho realizzato delle lampade. Le targhe automobilistiche fanno parte di questo percorso ed oggi sono, se così si può dire, il mio punto d’approdo.
 

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GABRIELLA: vedo che tu usi il saldatore con la maestria con cui io posso usare una caffettiera per preparare il caffè, io so cos’è un saldatore, ma francamente, non mi è mai passato per l’anticamera del cervello di giocarci o imparare ad usarlo. Per te com’è stato? Magari osservando qualcuno, uno zio...? Come?
RANDI: bella domanda. Ha iniziato disegnando, poi ho usato la ceramica e successivamente ho imparato a saldare. Nessuno della mia famiglia ha interesse o esperienza in tal senso. Mi sono data da fare da sola e via via che sentivo la necessità di usare uno strumento nuovo, mi sono ingegnata da sola per imparare. Studiando, provando, tentando, finché non raggiungevo il mio obiettivo e il risultato desiderato. Indubbiamente la mia manualità innata mi ha aiutato. Lavorare, elaborare e trasformare le targhe automobilistiche in oggetti, è senz’altro la tecnica che mi ha dato maggiore soddisfazione in assoluto. Non necessariamente legata al denaro. Soddisfazione e gratificazione artistica, personale.
Ogni targa ha una storia ed è affascinante prendere un pezzettino di quella storia e immortalarlo in una fibbia, che proprio per questo è unica e irripetibile. Quindi, la storia continua.
Personalmente mi sento molto più a mio agio, più libera e contenta di creare con questo tipo di materiali e tecniche che non il dipingere o la ceramica o altre forme d’arte.
 

 - Gabriella Ruggieri & partners
GABRIELLA:  i tuoi genitori, in questa tua inclinazione artistica, che ruolo hanno avuto? Ti hanno appoggiata, sostenuta o avevano per te altri disegni o desideri?
RANDI: da piccola ero timidissima, quindi i miei non sapevano quali fossero i miei sogni o i miei desideri. Sapevano che mi piaceva disegnare, ma niente di più. Mi hanno aiutato e supportato sempre, ma in generale.
GABRIELLA: ti ricordi qual è stato il tuo primo lavoro? A chi l’hai venduto, se l’hai venduto?
RANDI: si, mi ricordo che partecipai ad una mostra, mentre ero al College e portai alcuni miei lavori. Erano dei disegni su seta e... non fu un grande successo perché non ne vendetti neanche uno. Lì ho avuto qualche tentennamento pensando che forse, come artista, non avrei ottenuto il successo sperato, ma, fortunatamente non ho desistito. Si può dire che questo è stato il mio vero e primo debutto.
GABRIELLA:  quando hai deciso di fare di questa tua creatività e arte la tua professione? Hai aperto un laboratorio... cosa?
RANDI: ho sempre fatto arte, ma ovviamente mi sono resa conto che se non avessi venduto qualcosa, non avrei potuto continuare a svolgere questo lavoro che è anche fatto di ricerca e tempi morti.
Quindi ho preso la decisione di partire da subito e il tutto è stato facilitato anche dal fatto che in casa ho sempre avuto un mio spazio dove svolgere il mio lavoro o un piccolo laboratorio adiacente. Nel corso degli anni.
 

 - Gabriella Ruggieri & partners
GABRIELLA: come ti organizzi per vendere la tua arte? Cosa fai operativamente?
RANDI: un insieme di cose. Partecipo a fiere, ho uno spazio in alcune gallerie, con alcune vendo all’ingrosso, sono legata ad alcuni show-room, sono iscritta a molti siti di e-commerce e io stessa ho un mio sito attraverso il quale vendo la mia arte. Diciamo che diversificare è stata da subito la parola d'ordine.
GABRIELLA: hai mai incontrato, nel corso della tua carriera, qualcuno che ti abbia mai detto, ma chi te lo fa fare? Ma dove vuoi andare? Che magari ti ha un po’ demotivato?
RANDI: no, fortunatamente no. Forse qualcuno l’avrà anche pensato, ma non me lo ha mai detto direttamente. I dubbi ci sono sempre, per esempio al mattino, prima di prendere il caffè, giusto per ridere un po’, ma nel mio caso la determinazione e il credere in quello che faccio, non sono mai venuti meno.
GABRIELLA: c’è qualcuno che ti ha ispirato dal punto di vista artistico?
RANDI: si, certamente, molti, difficile scegliere, un nome tra tanti: Richard Diebenkorn an American painter. His early work is associated with abstract expressionism and the Bay Area Figurative Movement of the 1950s and 1960s. Molte sue opere mi hanno tolto il respiro.
 
GABRIELLA: ho visto che tra le tue creazioni ci sono anche dei gioielli, fanno parte della tua regolare produzione o sono delle sperimentazioni?
 
RANDI: non sono la mia favorita forma di creazione, ma hanno una parte importante nella produzione e nella vendita.
 
GABRIELLA: se una persona che vuole realizzare un suo sogno o un suo progetto, ti chiedesse un consiglio o un parere, che cosa le diresti?
 
RANDI: come dicevo prima, nella prima parte della mia carriera, mi sono focalizzata sulla vendita e sul successo, proprio perché se vuoi creare, vivere d’arte, devi anche mantenerti. Quindi il mio consiglio è quello di creare o lavorare su un progetto, non lasciarsi abbattere o demotivare e impegnarsi contemporaneamente sulla parte commerciale. Una non esclude l’altra.

Rigrazio nuovamente Randi per la sua disponibilità ed avermi dato modo di conoscerla un po' di più. Indubbiamente è un'artista affermata, pensate che è stata recensita da molti magazine e tra i suoi estimatori c'è il noto produttore cinematrografico e attore statunitense Louis Herthum che molti conosceranno per averlo visto nella fortunata serie della HBO "Westworld", ma ciò nonostante, come dicevo all'inizio di questa intervista, Randi resta una persona gentile ed affabile.
A presto
Gabriella